• Pubblicata il
  • Autore: Ivano
  • Categoria: Racconti gay
Una volta in montagna 3 - Crotone Trasgressiva
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Una volta in montagna 3 - Crotone Trasgressiva

Sentire Stefano che mi suggeriva di farmi scopare da suo zio mi imbarazzò un pò e un pò mi deluse, forse non mi trattava più come un amico ma solo una troia da sfondare, ci rimasi veramente male e il giorno dopo non mi feci vedere, ma comprai un completo di intimo femminile color rosa shocking, il giorno dopo girai al largo dalla casa di Stefano, sotto i miei soliti pantaloni e la maglietta avevo l'intimo, girai intorno alla casa con circospezione, non volevo farmi vedere ma fui sorpreso dal di dietro, si Stefano mi arrivò alle spalle, non mi accorsi di nulla fin quando non lo vidi davanti a me
"Perchè non sei venuto ieri?"
"Perchè mi hai trattato da puttana"
"Come? non capisco?
"Finito di scopare me mi volevi dare a tuo zio, proprio come una puttana da passarsi uno con l'altro"
"Ma noooo cosa hai capito? io te l'ho solo chiesto, potevi anche negarti"
"Volevo salutarti domani parto, torno a casa"
"Mi dispiace, dai vieni in casa, mio zio non c'è e neppure ieri c'era"
Seguii Stefano ed entrai in casa sua, ci bevemmo una birra poi lentamente tolsi la maglietta, Stefano quando vide il body sorrise compiaciuto poi mi tolsi il pantalone e le scarpe
"Ivano sei stupenda, il rosa ti dona tantissimo, tu sei femmina dentro, finito di togliermi la mia roba rimasi con l'intimo femminile e Stefano ne rimase entusiasta, io mi appoggiai e poi sedetti su un grosso sacco di juta pieno di legname, lui si alzò e mi venne vicino, abbassò il pantalone e la sua mutanda, spuntò un cazzo duro turgido granitico prese le mie gambe e le mise sulle sue spalle puntò il suo cazzo e mi penetrò completamente
"Ivano sei stupenda così, così sei proprio la mia femmina"
Cominciò a scoparmi e baciarmi, mi scopava e baciava con lentezza esasperata poi tutto d'un colpo aumentò il ritmo ed io persi la testa
"Ohhhhhh mmmmmm siii Stefano siiiii"
"Oggi ti devo salutare per cui cercherò di non sborrare subito"
"No nooo non sborrare scopami scopami Stefano, fammi capire che mi vuoi tuo"
"Tu sei già mia, tu appartieni a me Ivano"
"Ma se domani non ci sarò più"
"Sarai lo stesso mio, sono e sarò il tuo uomo"
"Ohhhhh mmm siii sei il mio uomo Stefano siiii sarò tuo anche dopo"
"Caro Ivano il tuo intimo mi ha fatto impazzire e non resisto, sborro sborroooooo"
Stefano mi riversò nel culo 9 fiotti di sperma bollente e denso, quando uscì da me gli pulii il cazzo poi mi rimisi a posto ci baciammo e me ne andai.
Partii la mattina presto e per pranzo eravamo già a casa.
L'anno dopo tornammo allo stesso posto ma Stefano aveva sposato una ragazza del posto.

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