• Pubblicata il
  • Autore: SosloveCS
  • Pubblicata il
  • Autore: SosloveCS

I piedi di Elsa - Crotone Trasgressiva

Elsa ha un fisico esile, gentile, che ispira molta dolcezza.
E' un'amica di mia moglie, biondina con occhi azzurri ed un sorriso dolcissimo, eppure ogni volta che la vedo e che mi viene in mente mi ispira sesso selvaggio, che non lascia spazio a pensieri o ragionamenti, quel sesso istintivo e primordiale, oserei dire animalesco.
Essendo molto amiche con mia moglie ci vediamo spesso, a differenza della mia consorte, veste come una nobildonna, elegante e con classe...............ma ogni tanto sfoggia qualche gonna un pò più corta abbinata a tacchi vertiginosi, cosa che mi manda letteralmente in subbuglio gli ormoni.
Io sono sempre stato un po’ feticista, esco pazzo per le donne che indossano i tacchi alti, mi butterei ai loro piedi per leccarle tutte..........................
Erano un po’ di giorni che aveva cominciato a venire a pranzare da noi, arrivava al solito intorno all'una, ed anche quel giorno sento suonare il citofono, non faccio in tempo a chiedere "chi è?" che sento la sua voce che dice "sono io, è già aperto, salgo", senza lasciarmi parlare sento il portone che si richiude. Quel giorno mia moglie aveva chiamato per dire che doveva trattenersi a lavoro e che non sarebbe tornata a pranzo, ci saremo visti la sera.
Appena arriva, Elsa mi saluta e scusandomi scappa in bagno, disse che non riusciva più a trattenerla.
Una volta uscita mi chiede di Giovanna (mia moglie), le spiego che si era trattenuta, e mentre parlavo non riuscivo a staccargli gli occhi di dosso. Aveva una camicetta bianca aderente che le mettevano in risalto il suo seno, contenuto ma sodo, avrà avuto una seconda o una terza, che ben si armonizzava al resto, alta 1,70 , magra, bei fianchi ed un culetto sodo che sognavo spesso. Aveva una gonna stretta al ginocchio con un piccolo spacco e, per la mia gioia, delle scarpe grigie con il tacco 12. Veniva da un inaugurazione di una mostra d'arte. Le proposi di pranzare con me e, vista l'ora, accetto volentieri.
Durante il pranzo riuscimmo a parlare del più e del meno, anche se ogni tanto no mancava un mio complimento sul suo fisico e qualche domandina maliziosa sugli uomini della sua vita.
Lei è molto carina, ma presa prima dallo studio e in seguito dal lavoro, aveva trascurato il genere maschile ed ora oltrepassato i trent'anni, un po’ iniziava a pesarle questa solitudine.
Dopo pranzo ci spostammo nel salottino dove la feci accomodare sul divano mentre io preparavo il caffè, al mio ritorno dalla cucina quasi mi cadeva il vassoio..................la vidi seduta con le gambe accavallate con molta classe, ma in una posa che metteva in risalto i suoi piedi e le scarpe. Lei deve aver

capito qualcosa perché si alzo ad aiutarmi e subito dopo inizio a tempestarmi di domande, se stavo bene, su cosa mi era preso, ecc.
Dopo un po’ di slalom alle sue domande le dessi: " sai che sono proprio belle queste scarpe".
Lei arrossì e quasi cercava di nascondere i piedi, ma subito dopo mi chiese se erano le uniche cose che mi piacevano di lei.
Le dissi di no, che lei era una bellissima ragazza, anzi donna, ma mi guardava con dubbio, infatti credeva che come marito della sua carissima amica cercassi di rispondere con frasi di circostanza.
Quasi come in una sfida, iniziai a farle complimenti a raffica, per farle vedere che ero sincero, ed inizia ed elencare tutti i suoi pregi, ripetendo in più riprese dei suoi piedi e del suo indossare spesso i tacchi alti. Mia moglie era quasi allergica ai tacchi alti, diceva sempre di averne indossati a sufficienza quando era ragazza, prima che mi conoscesse, e che ora non riusciva più a sopportarli.
Elsa notò questo mio sottolineare dei tacchi e mi chiese in modo diretto come mai ero quando indossava le scarpe alte tenevo sempre lo sguardo fisso sui suoi piedi. Adesso ero io che sentivo il viso accendersi in una vampata di fuoco, ero nel panico, cosa dirle, non volevo che mi prendesse per un maniaco, come in passato aveva fatto qualche mia ex a cui avevo confessato la mia passione-debolezza. Dovevo inventarmi alla svelta qualcosa, ma basto guardarla nei suoi grandi occhioni azzurri per sciogliermi completamente e dire: “sono un po’ feticista”. Vidi la sua faccia cambiare espressione poi subito una risata fragorosa riempi la stanza. Non sapeva bene cosa significava quella parola, ma mi confesso che l’aveva sempre associata a maniaci sessuali. Io le spiegai che non era una cosa così perversa, che era molto comune in gran parte degli uomini e, visto ormai la confidenza nell’argomento, le dissi che mi ero fissato con lei anche perché mia moglie non dava sfogo alle mie fantasie e alle mie voglie.
Mi sorrise ed arrossendo mi disse che era gratificata da questa mia ossessione nei suoi confronti, che nessun uomo la guardava con questa intensità, anche se si trattava di una parte di lei che mai avrebbe pensato potesse piacere ad un uomo.
Volle sapere cosa mi passava in testa quando la vedevo e cosa avrei voluto fare. Con un po’ di imbarazzo le spiegai che avrei voluto inginocchiarmi ai suoi piedi e con delicatezza, quasi fosse un tesoro, prendere i piedi nelle mie mai, accarezzarli, seguire la curva che fa il dorso del piede quando si indossano i tacchi alti, e mentre lo spiegavo, mi accorsi che di fatto i suoi piedi erano nelle mie mani e mi stavo avvicinando a loro e con le mie labbra li sfioravo. Non so se la mia descrizione l’aveva ipnotizzata o semplicemente era curiosa, mi lasciava fare senza fiatare. Continuai così a baciare e leccare le caviglie, poi i polpacci e più su dietro il ginocchio. Continuai nell’interno coscia fino ad arrivare all’inguine dove trovai un perizomino bianco già bagnato della sua eccitazione.
Scostato il perizoma iniziai a titillare con la lingua il contorno del suo sesso e poco dopo la clitoride, man mano che la mia lingua si faceva più audace sentivo il suo fiato farsi sempre più corto finché gli uscì un mugolio di piacere. Era il segno che stava per avere un orgasmo, a quel punto come una ventosa circondai la sua clitoride con la bocca ed iniziai a succhiare, come se fosse una mammella piena di latte.
Non si resistette più e lanciando un grido di piacere venne un fiume di umori, che bevvi avidamente alla fonte. Finito di nettare tutto, avendoci preso gusto, continuai a titillare la clitoride, aspettando che mi tirasse indietro e mi chiedesse di smettere, con mia grande sorpresa, la cosa le piaceva e sembrava che stesse avendo altri orgasmi. Dopo qualche minuto che continuavo, Elsa sembrava quasi in trance, continuava a gemere e contorcersi dal piacere. Eccitato come non mai, la feci alzare e inginocchiare sul divano, così da avere in bella vista il suo splendido fondoschiena. Le leccai il buchino più stretto, che sembrava proprio vergine, e gli appoggia sopra il mio pene eretto. Altro colpo di scena, quando iniziai a spingere, nonostante la sua verginità, forse per il suo stato di trance mista ad eccitazione, entrò facilmente come se fosse una supposta di glicerina. La cosa mi mandò ancora di più su di giri ed inizia a muovermi sempre di più e mentre Elsa raggiunse l’ennesimo orgasmo sborrai fiumi dentro il suo culetto, ormai non più vergine.
Quando uscii un fiume misto del mio seme e dei suoi umori scese per le sue cosce bagnando il divano. A quel punto crollammo uno sull’altro in un sonno ristoratore. Dopo un’oretta ci risvegliammo, di fretta Elsa andò in bagno a lavarsi e a sistemare, aveva fatto tardi per il lavoro. Mi diede un bacio al volo, mi ringrazio e scomparve lasciandosi dietro la porta di casa.
Dopo un paio di ore mi arrivò un suo sms: “scusa se sono scappata e non ti ho ringraziato come meritavi, quello che ho provato oggi è stato fantastico, ho capito che essermi sbagliata a dedicata con troppa energia al lavoro. Ho deciso che devo trovarmi un uomo…………..(che batosta pensai, addio sogni di divertimento)……….però nel frattempo che lo trovo avrò ancora bisogno di te.”.
Evviva, avrei potuto ancora godere del suo magnifico fondoschiena!!
Fine.

Vota la storia:




Iscriviti alla Newsletter del Sexy Shop e ricevi subito il 15% di sconto sul tuo primo acquisto


Iscrivendoti alla newsletter acconsenti al trattamento dei dati personali come previsto dall'informativa sulla privacy. Per ulteriori informazioni, cliccando qui!

Non ci sono commenti

Per commentare registrati o effettua il login

Accedi
Registrati