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  • Autore: Gennaro
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BOY SCOUT (riepilogo) - Crotone Trasgressiva

Sucesse tutto un agosto del 2002, quell'anno lavoravo saltuariamente come autista di pulman, avevo da poco compiuto i 25 anni e quel lavoro era una buona soluzione per appagere i miei capricci di gioventu'. Ero all'epoca fidanzato con una ragazza molto molto conservatrice e fin troppo rigida sessualmente e per nulla focosa. Io ero sempre perennemente arrapato e molto prestante sessualmente e devo dire anche poco soddisfatto della mia vita sessuale monotona e triste per un tipo cazzuto e virile come lo ero io, e sopratutto puntualmente le estatei me le passavo da solo poichè lei andava in pellegrinaggio con la parocchia.

Quella mattina cominciai il mio lavoro piuttosto seccato sapendo di dovere portare per oltre 500 kilometri una massa di ragazzini sfrenati e rumorosi e dovermi sorbire tutte le canzoncine scout del caso.

Arrivai al punto di incontro con i capi per le ultime raccomandazioni da fare ai ragazzi sul comportamento da tenere in viaggio, e notai subito che non si trattava come avevo pensato di mocciosi, ma di ragazzi e ragazze di 20 e 25 anni al massimo, la cosa mi rassenero molto.

Come sempre prima di partire facevo un chek completo al mezzo ed aiutavo a caricare i bagagli nella pancia del pulman. Appena finito mi accendo una sigaretta portandomi in disparte dal gruppo di ragazzi, e presi distrattamente ad osservare le loro strane uniformi ed ascoltare i loro discorsi.

Subito mi saltarono all'occhio delle ragazze. Una capelli lunghi mossi viso molto carino, portava la camicia della divisa azzurra un po sbottonata e si vedevano chiaramente due belle tette dure a punta pressate in un reggiseno castigatissimo. La sua amica era invece mora e riccia, naso piccolino un viso da topina, era bassina ma aveva un culo incredibile e due tette oltremisura che davvero non riuscivano a stare nemmeno nella camicia, non riuscivo a non guardarle, e tra loro due che parlavano vi erano due ragazzi che mi colpirono particolarmemte.

Uno di loro era biondo magro e dei linemanti del viso gentilissimi sembrava un cartone animato giapponese, l'altro al suo fianco era invece mulatto molto scuro, penso sia stato di origini brasiliane, circa 1,74 curatissimo, naso piccolo all'insu' bocca larga e carnosa con dei denti perfetti da fare invidia, un taglio di capelli alla moda con una cresta appena accenata, linementi fisici e movenze oltremodo femminili, ma sopratutto aveva delle gambe e un culo incredibili, il culo era cosi rotondo e alto che nonostante i pantaloncini corti e largi, li riempiva in modo assurdo, sembrava avesse il culo rifatto. e sopratutto non aveva un pelo adosso nemmeno a pagarglielo.

Distolgo lo sguardo da quei culi e quelle tette e un po rincoglionito dal sonno mi metto al mio posto di lavoro, afferro il volante e comincio a marciare verso la meta, imboccando la vicina autostrada.

Mentre guidavo pensavo a come sarebbe stato fare lo scout, infondo mi sarebbe piaciuto, costruire, elaborare, accendere fuochi, dormire sotto le stelle, cantare ecc mi affascinava come cosa, e sopratutto pensavo a come fosse scopare all'aperto con una di quelle tettone che avevo visto prima, Nel viaggio davo sempre un occhiato allo specchietto retrovisore interno e osservavo per quanto possibile quello che facava quel gruppeto che mi aveva cosi impressionato. Cantavano parlavano e sopratutto parlavano tra di loro come se fossero molto molto legati ed amici, e ridevano moltissimo come se prendessero in giro qualcuno.

Dopo ore di viaggio arriviamo a destinazione, Un immensa distesa con delle dolci collinette e un fittissimo bosco di abeti che abbracciava la valle, un posto davvero bello.

Scendo dal mezzo e mi distendo un po', mentre tutti gli altri si apprestano a scaricare zaini e quant'altro, dopo appena 10 minuti un altro pulman con altri scout si affianca al mio vecchio Setra S 215 UL, di cui andavo fiero manco fosse mio,e ne raccontavo annedoti sempre piu esagerati agli amici di avventure e imprese passate con il mio vecchio bestione.

Faccio subito conoscenza con il collega del pulman, un tizio sui 50 anni, panzuto e baffuto con un marcato accento toscano, simpaticissimo e caciarone, con un grosso e puzzolenete toscano vecchia riserva in bocca, parliamo subito del piu e del meno e di come organizzarci per portare i mezzi alla rimessa e sul dove fermarci per mangiare e dormire un po.

Lui mi disse subito che aveva dei parenti nelle vicinanze e che avrebbe approfitato, quindi capii che dovevo rimanere solo, Poco male pensai.

Lui si allontano verso il suo mezzo, io accesi un'altra sigaretta e mi misi seduto sui gradini del mezzo, e cominciai ad osservare quel grupetto di amichette che tanto mi eccitavano, e incurisivano. Pensavo " ah se solo fossi anche io scout adesso"!!!!

Tutti i ragazzi erano molto indaffarati a scaricare robba dal pulman compresi pali, taniche, corde e materiale vario molto pesante, io notai il biondino e la ragazzi riccia con i grossi meloni e il negretto che faticavano a tirare via dal vano una specie di baule,

Mi fiondai ovviamente subito con fare da gancio, mi avvicino e gli dico,
:-ragazze lasciate fare a me, "diedi il femminile anche al biondino che non era una ragazza" ma un po lo feci di proposito, Afferai il baule e lo tirai fuori. Lo reggevo in mano e dissi
;- Dove bisogna portarlo cara?
mi rivolgevo a raffaella e gli fissavo senza volere quei grossi meloni sudati che facevano quasi esplodere i bottoni.
Lei disse;- ma dai non preoccuparti facciamo noi,
io insistevo anche per attaccare bottone finche non la convinsi, e portai quel cazzo di baule di circa 50 kili per almeno 150 metri, lo poggiai a terra e dissi,:
:- quindi mettere tenda qui?

Non fecero in tempo a rispondere che venero chiamati da uno dei capi, mentre rimase il ragazzo di colore e disse con un sorriso bellissimo; Si si metteremo qui la mia tenda,io mi chiamo Mattia, ora devo scappare, se ti va di darmi una mano dopo te ne sarei grato ok??:

Io rimasi li senza dire nulla, mi sentivo quasi uno scout anche io, ma sapevo che forse non era il caso, forse i capi non avrebbero accettato la cosa, Mi incamminai verso il pulman per prendermi un po di ombra visto che li il caldo era torrido.


Passo circa un oretta e nel frattempo il campo era gia sistemato, da lontano provavo a vedere dove fossero le tende delle ragazze e sopratutto quella di Raffaella e Lidia, e mentre scorgevo le canadesi vedevo Mattia e il biondino vidino alla loro tenda parlare, Volevo avvicinarmi per conituare a parlare a dargli una mano cosi forse avrei avuto modo tramite loro di approfondire la conosenza con quelle due eccitanti girl scout che da 4 ore a quella parte non facevo altro che immagginare nude su un prato con quei grossi meloni a lesbicare magari.

Si era fatta ora di andare a riposare, vado verso uno dei capi, un ragazzo sulla 40ina molto ingamba e simpatico, gli spiego le ultime cose prima di rivederci alla fine del campo, e distrattamente gli butto li una offerta, dicendogli:
:-Senti io sarò fino a domani pomeriggio tardi, se avete bisogno di qualcosa in paese chiamami a questo numero sara un piacere per me aiutarvi ancora.

Andai via dal campo, arrivai alla mia pensione e provai a dormire facendo non pochi pensieri sconci su quel grupetto. presi sonno dopo ore e riposai comodamente fino al mattino.

Mentre ero al bar a fare colazione mi trilla il telefono, era il capo!.
mi dice ;- ti dispiace fare un salto in paese e comperare delle cose e portarcele qui? le abbiamo dimenticate e senza questo materiale e un guio, quando le porti avrai i soldi che hai speso, se non ci sarò io puoi tranquillamente darle ai ragazzi ok?
Io ovviamennte mi misi subito a disposizione e mi feci dare la lista delle cose che servivano

Dopo un oretta ero di nuovo sul campo. Mi accorsi subito che era deserto, mi addentrai per cercare qualcuno ma non cera anima viva, era forse fuori per qualche loro missione.

Mi voltai e da lontano mi sembro di vedere Mattia, allora presi a camminare verso quella direzione per potergli dare a lui il materiale, mi separavano da lui circa 100 metri, e molti alberelli e cespugli sparsi nel campo, rallentai immediatamente il passo quando notai sulla mia destra Raffella che era intenda ad aprire la sua tenda, lei non mi aveva visto, nessuno mi aveva ancora visto.

Mi paro subito dietro uno dei cespugli quasi d'istinto, e prendo a spiare Raffella che aveva appena aperto la tenda, si guarda un attimo in giro, si lega i folti capelli ricci, si toglie il foulard dal collo, si slaccia i lacci dei grossi scarponi da tracking, e prende a sbottonare dal basso i bottoni della camicia, sempre dando un occhio in giro, era sudatissima, il sole picchiava forte, sbottona l'ultimo bottone della camica e la apre per togliersela, mentre apre le braccia per levarsi via la camicia quelle grosse tette strabordano dal reggiseno che non le contenevano tanto erano grosse. notai un grosso capezzolo scuro che fece capolino dal reggiseno, lei non si curo di mettere quel mezzo kilo di tetta all'interno del reggiseno, mentre aveva buttato la camicia in tenda e aveva preso a scalzarsi gli spoarponi con gli stessi piedi mentre con le mani raccoglieva i capelli che erano di nuovo sciolti, aveva un po di peletti neri corvino sotto le braccia, la cosa mi eccito oltremodo, tra le gambe avevo gia 22 cm di cazzo duri, non vedevo l'ora che si togliesse quella ridicola gonna blu, gia immagginavo a come doveva avere il culo e immagginavo di potergli gia vedere la passera mentre si spogliava per cambiarsi vestiti.

Mentre ero intento a fare il voyeur, lei si lancia nella tenda, mi accorsi che erano arrivati gli altri, e lo spettacolo era finito, scappai da dove ero e andai al pulman fingendo di non essermi mai mosso di li', diedi il materiale a chi di dovere.

La cosa non mi andava giu, ero eccitato volevo assolutamente scoparmi quella tiza, la immagginavo gia come l'avrei fatta cavalcare e gridare in un bosco, ero frustrato, Io sono testardo e se una cosa non mi va giu sono capace di combinare macelli pur di ottonere quel che voglio..

Il mio essere testardo vi dico che mi ha premiato, anzi sono stato oltremodo ripagato per la mia perseveranza, e sucesse a quel campo quello che non avrei mai pensato potessi succedermi, cose che non mi capiteranno piu di certo, ho fatto cose di cui mi sono pentito amaramente con il senno di poi, certe cose non le avrei dovute fare ma non so perche in quella circostanza mi comportai cosi. Quello che feci ancora stento a crederlo.

Come dicevo la storia di essermi persa la Raffaella spogliarsi e di rimanere ad asta dura propio non mi andava giu', ero piu che mai preso da una smania incosulta e ossessiva di scopare, di spingere il mio bastone in una bella figa calda o qualsiasi buco di carne che potesse appaggare un malsano e perverso istinto animale che avevo di scopare. Sara' stata l'aria di montagna o i mille pensieri erotici che aveva fatto immagginado scout scopare come ricci, che mi aveva portato ad uno stato di annichilimento al sesso, non mi era mai sucesso o forse avevo solo represso la mia grande virilita' perdendo tempo dietro ad una frigida come la mia ex. Sara stato forse per tutti questi motivi insieme, ma vi assicuro che cominciai a sentirmi come un lupo tra le pecore, con il solo timore di non esser impallinato dal pastore, avevo la mente annebbiata e pensieri da predatore che mi giravano nella testa di continuo, mi accorsi che il mio carattere cambio' bruscamente, da riservato e serio ragazzo , a sfacciato e invadente porcello, in aiuto cera anche il fatto che li nessuno mi conosceva ed ero lontanissimo da ogni cosa mi appartenesse.

Elaborai tutte le possibili soluzoni per potere sbranare qualche pecorella del campo, le idee erano tutte da escludere dei veri e propi suicidi con rishio di denuncia e linciaggio, non avevo un idea chiara sul come muovermi, solo idee incivili e barbare che per quanto ero arrappato e devastato dalla voglia di scopare escludevo saggiamente.

Ero sul Setra seduto al lato guida pensando e ripensando veri e propi piano di attacco fumando lentamente una sigaretta, avvolto dal fumo e con lo sguardo perso nel vuoto sento bussare alla lamiera del portello.

Il capo Scout entra i gradoni del mezzo e mi parla, io non capivo in quel momento cosa mi dicesse, ero ancora offuscato da visioni carnali, mi riprendo e sento che mi dice:-

Senti noi andiamo a fare un escursione, e lasciamo il campo, ti ringrazio di tutto, ci vediamo qui tra 9 giorni ok?

Io prontamente risposi;- Ah quindi il campo sara vuoto? non temete che vengano vandali a portarvi via tutto?

Lui mi rispose:- no tranquillo partiremo a scagliani rimaranno i capi delle squadre che partiranno poco prima del nostro ritorno.. poi se tu vuoi e non hai altro da fare puoi rimanere al campo senza pero interferire nelle loro attivita' e per me sapere che ce un mezzo di trasporto pronto per ogni emergenza mi fa stare piu tranquillo per l'incolumita dei ragazzi..ovviamemte per noi hai fatto gia abasstanza non ti chiederei di rimanere qui ad annoiarti ci mancherebbe altro.

Mi si illumino senza dubbio la faccia, era l'unica e sola occasione per rimanere li con quella scusa e cercare di approcciare quelle due porcelline in un modo o nell'altro, ma fui scaltro nel non fare trasparire la mia felicita' e finsi da attore consumato dicendo:-

Ok io posso rimanere qui fino a domani pomeriggio in paese, lascio il numero di cell in qualche bacheca dove possono contattarmi per emergenze o esigenze urgenti. Tranquillo non interferiro con i ragazzi, anzi ne voglio approfitare per andare a trovare dei vecchi amici qui in paese e mangiare delle pietanze locali. (ovviamnete non avevo nessun amico li in paese, ma mi ricordai del toscano e mi venne in mente questa cosa da dire)

lui si congendo quasi subito incurante di avere lasciato il lupo in mezzo il suo gregge.

Avevo adottato il sistema del tipo indifferente e con delle cose da fare in un posto come direbbe Maccio Capatonda, anche perchè ero assilato dalla paranoia che la mia faccia raccontasse palesemente le mie intezioni, e avevo una stupida paura che i capi scout potessero pensare che io ero li per aprire culi e fighe alle loro pecorelle, ma era solo una mia fissa, nessuno di loro pensava questo di me.

Come Willy il coyote mi misi nei paraggi del campo su una piccola altura a poche centinaia di metri, potevo vedere tutte le loro manovre, conoscevo i capi di fisionomia e sopratutto la fisionomia delle mie pedre e cercavo di capirne gli spostamenti, chi restasse al campo chi andava via ecc, sapevo che Raffelle e Lidia erano quelle piu grandi e speravo che almeno una delle due lasciasse il campo all'indomani.

Il campo dopo appena 15 minuti era sgombro, ma l'istinto mi diceva che ero stato fortunato. da lontano riusci a riconoscere la figura di Raffella e di Mattia che con molta calma costruivano piccole struttere fatte con paletti forse per crearsi tavoli e cucine. Raffella era a circa 100 metri da Mattia che faceva lo stesso nei pressi della sua tenda.

Stavo quasi balzano all'attacco come farebbe un leone, sudavo copiosamente dalla forte eccitazione, serravo i pugni e le mascelle un istinto primitivo mi spingeva a saltare adosso a Raffella e strappargli via la camicia e legarla con quei cordini ad un palo e fare tutto a quel corpo morbido e sexy, ma lasciai che questo istinto svanisse e ripresi il controllo per ptermi mettere in moto sul serio senza fare danni e senza perdere l'occasione, mi dicevo devi esser lucido non fare cazzate ora!

Presi a scendere il crinale mimetizzandomi con gli aberi e i cespugli per non farmi vedere, portandomi passo dopo passo verso Raffella, facendo attenzione a non farmi sgamare.

Arrivai molto vicino a lei, circa 15 metri nascosto dietro un grosso masso. Riuscivo a sentire l'odore della sua pelle e della sua passera sudata, ero sopravento come un lupo, mi si giravano indietro gli occhi dalla voglia di buttarla nella tenda che aveva appena dietro le spalle, ma aspettavo che mi uscisse una scusa buona per avvicinarla senza che mi si vedesse la saliva scorrermi sul petto ed i canini fuori dalla bocca.

Non feci in tempo ad elaborare nessuna scusa, che sentii Rafelle dire ad alta voce alla sua amica Mattia. Mi assento 10 minuti ok?!!

Si incammino verso il bosco, riuscii a seguirla a distanza e nascosto, e la cosa che avevo capito e che mi divertiva molto anche questa spece di di sfida di nascondermi come un navy seals, che mi riusciva benissimo tra l'altro.

Arrivo nei pressi di una struttura fatta in paletti circondata da un telo di yuta grezzo, mi ci volle poco a capire che si trattasse di una latrina, la cosa mi esalto' perchè potevo finalmente vederla mezza nuda...

Girai intorno la struttura per portarmi dietro le sue spalle in modo da vederla. visto che era coperta quasi a 300 gradi, arrivato dietro vi era uno spiraglio molto largo da dove si vedeva chiaramente l'occupante della latrina.

La Raffella si sbottono' la gonna, l'abasso e la tlse via del tutto, poggiandola su uno dei braccioli, come un pugno in faccia mi si paro il suo culo tondo e morbido avanti., ebbi un sussulto, mise i due pollici all'interno dello slip e lo sfilo' chinandosi a 90 gradi per poi raccoglierlo..

Quello che vidi era quello che avevo immagginato, aveva una bella figa nera e pelosa, i peli dalla grossa e gonfia passera gli arrivavano fino al buco del culo, per me il massimo essendo un amante delle donne anni 80, quelle vere e non plastificate. poi un culo cosi tondo e delle tette cosi grosse erano il massimo, mi sarei alzato dal cespuglio e le avrei leccato passera e culo per ore.

Appoggio lo slip con cura e si sbottono gli ultimi bottoni della camicia, ne prese i lembi e li legò, lasciandosi scoperta la pancia, sali con un balzo su i due paletti che formavano la latrina, e poggio le mani per sorreggersi sui due paletti laterali, e con una mossa del campo sciolse il nodo che aveva ai capelli lasciandoli fluire sulla schiena, rivolse il viso al sole lasciandosi baciare da quel sole rovente, aspettando che avesse lo stimolo, e visto che essendo donna non sapevo di quale bisogno si trattasse, ma mi fregava una sega, anche se aevva la diarrea sarei stato pronto ad incularla cosi com'era messa.

Mi misi comodo a vedere lo spettacolo privatissimo.. dopo appena 3 minuti circa vedo che allarga le cosce come se dovesse partorire anche se era seduta diciamo. china il capo verso il basso lasciando cadere quei boccoloni sul viso, come se volesse vedere sotto cosa vi era, non riuscivo a vedere bene il culo nudo perche lei si manteneva quasi sollevata sui paletti come se non volesse avere nessuno contatto con le cosce sui pali. e quindi potevo vedere pochissimo il suo culo da troiona, ma mi accontentavo lo stesso..

la vedo rialzare e abassare il capo, come se stesse sforzandosi molto, ad un tratto la sentii gemere, con un somesso e lungo.. ahhhhhh di liberazione totale, vedi uno stronzo corto e largo cadere nel buco della latrina, non volevo troppo starci a pensare, perche un po mi faceva schifo, ma l'avrei comunque inculata a sangue nella latrina.

Lei scende dai paletti e prende la carte igienica per pulirsi alla bene e meglio, si rimisi su slip e gonna, io un attimo prima ero gia fuggito verso il campo, tenendomi fermo il cazzo che ormai era bagnatisismo e duro come il marmo mentre fuggivo mi chiedevo;- ma questi come cazzo se lo fanno un bidet'?

arrivo nei pressi della sua tenda, ansioso di vederla entrarci dentro e pulirsi chesso con qulche cosa di meglio che della semplice carta. Ero li nascosto quando vedo passarmi a pochi metri avanti la negretta, la vedo avvicinarsi alla sua tenda e guardarsi attorno con fare mooooooolto sospetto, addiritura guardava l'orizzonte. il campo era deserto e mi chiesi cosa avesse in mente di fare. Io ero ancora eccitatissimo tabnto da non rendermi conto di toccarmi i mie fedelissimi 22 cm di cazzo da sopra il jeans, mi stavano letteralmente scoppiando i testicoli, e pensavo alla Raffy che sarebbe da li a poco di sicuro entrata in tenda..
Nascosto ancora dietro la siepe aspettavo con ansia l'arrivo di Raffella, sapevo che per forza di cosa sarebbe dovuta entrare in tenda per lavarsi o almeno cosi speravo (quanto meno per lei).

Di fronte avevo la tenda della raffy, su lato destro invece davo un occhio a Mattia che aveva quanto mai un fare strano. Mentre aspettavo nascosto l'arrivo della tettona, mi concentro su Mattia poiche' mi incuriosiva il suo fare cosi sospettoso.

Avevo una strana sensazione, qualcosa mi diceva che quella tizia di colore era scaltra. e che dovevo fare attenzione, ma non sapevo nemmeno io bene perche, ma sentivo di non sbagliarmi.

Ad un tratto prende a togliersi via la divisa, prima la camicia restando a dorso nudo, poi si cala i calzoncini, rimanendo in slip e scarponi, mettendosi a raccogliere chinato delle foglie secche attorno la tenda.

La cosa mi sembro assurda, pensai; perche uno deve stare in slip per raccogliere erbacce.?

Non pensai molto al perche lo faceva ma continuavo a guardarlo. non potevo fare a meno di notare il suo corpo cosi stranamente femminile , liscio e sopratutto quel culetto alto e sodo nero nero. Non sono mai stato atratto da persone del mio stesso sesso, anche nel caso di transessuali brasiliani che sebrano donne al 100%, ma ero cosi voglioso di scopare che quelle chiappe tonde tenevano comunque altissima la mia eccitazione.

Ad un tratto si porta verso l'ingresso della tenda aprendone l'ingresso con la zip, si mette carponi e ci entra dentro, lasciando visibili all'esterno della tenda solo gli scarponi e le caviglia, era alla pecorina in tenda e vedevo che si muoveva come per sistemare delle cose in tenda. Ero spinto dalla curiosità di sapere cosa stesse facendo e perche no guardare da piu vicino quel culetto, tanto chissenfregava, ma ero combattuto perche aspettavo l'arrivo di Raffella e non sapevo se era una buona idea uscire allo scoperto o palesare la mia presenza li in quel momento.

Scrutai l'orizzonte da dove ero venuto dai pressi della latrina, per vedere se riuscivo ad intercettare Raffella, ma di lei nemmeno l'ombra ed erano passati gia quasi 15 minuti, ed anche a passo lento sarebbe dovuta essere gia nel campo. Pensai che si era imboscata per fare altre cose come raccogliere legna e quant'altro, e di stare un altro quarto d'ora rannicchiato dietro una siepe mi ero propio rotto le balle, e poi le gambe cominciavano ad addormetarsi a furia di mantenere la stessa posizione.

Avevo la gamba destra indolensita, e provo a distenderla di lato come per fare streching, in un attimo perdo l'equilibrio e capitolo all'indietro, tradito da un falso piano alle spalle che non mi offre appoggio per le mani, faccio una capriola indietro muovendomi su dei legni secchi che causano non poco rumore, amplificati dal silenzio della valle e dal mazzo di chiavi che mi partono via dalla tasca.

Mi rimetto in piedi subito ma non faccio in tempo a rinascondermi, vedo Mattia che si era messo all'interno della tenda rivolgendo la testa fuori al posto del culo. mi guarda dritto negli occhi con uno sguardo strano e mi fa'
; hey ma che fai li?

Nella sua voce non vi era un minimo di stupore, mi avvicino a passo rilassato verso la sua tenda e arrivato a 3 metri dal lui, dico:
-; mi ero addormentato sotto un albero, da molto non mi godo la montagna, poi mi sono svegliato ed ho pensato di venire a vedere se avevate ancora bisogno di una mano tutto qui, sono inciampato come un coglione su quei rami a terra.

Lui mi guarda con l'aria di chi dice; pensi sia cosi cretino? mi fa un mezzo sorriso ed esce dalla tenda cosi come stava, e mi prende una bottiglia d'acqua porgendomela senza proferire parola, fissandomi con gli occhi un po socchiusi dal sole che gli arrivava dritto sul viso, scrutando la mia fisionomia da capo a piede, mi dice:
-, su bevi che sei tutto sudato, chissa quanto tempo avrai dormito sotto il sole giusto??

Io apro la bottiglia e ne bevo l'intero contenuto, mentre bevevo lo guardo per un attimo negli occhi e capisco tutto, avevo capito quale era la sensazione che avevo provato prima. Lui sapeva perfettamente che ero li a spiare, e allora decisi che con tutte le forze dovevo sviare la sua convinzione.

Tappo la bottiglia e senza far trasparire disagio o imbarazzo dico;
-; ma che ci fai in mutande te? mentre scendevo ho visto che eri svensitito ed ho pensato che potevi imbarazzarti e mi sono fermato nei pressi della tenda per darti il tempo di vestirti, non volevo imbarazzarti. (la scusa fu geniale speravo solo che se la bevesse)

Lui mi risponde;
;- dovevo cambiarmi e cercavo delle cose nello zaino, poi non ho di queste fisime, mi possono vedere anche nudo a me non fa effetto, piuttosto ne avrebbe fatto a te, e poi cercavo una crema contro le irritazioni perche' marciando e con il caldo mi si e irritata una parte del corpo... mi sorrideva sensualmente mentre parlava come per dire, Ah scemo ci fai o ci sei??

In un attimo capisco che la cosa poteva degenerare, 1 perche ero arrapato e con ancora 22 cm di carne delle mutande dure e bagnate, 2 perche quel fare da diva che mi prendeva per il culo mi stava dando ai nervi, avevo 25 anni lui appena 19 e mi voleva prendere cosi per il culo? avendo capito e intuito il mio imbarazzo. e 3 perchè non aveva la minima idea del rischio che correva e non potevo farglielo capire apertamente.

Allora con l'aria di chi ha capito tutto e con fare duro dico,
:-Tu mi conosci poco belezza, se mi parte la brocca io ti faccio tornare a casa a brandelli, nonostante le frocette come te non mi piacciono, sei carino e molto sexy non lo metto in dubbio, hai un culo davvero notevole forse merito della tua razza, ma non mi provocare che potresti rimanere molto male. Mi sei simpatico e aprezzo la tua audacia e la voglia di cazzo che hai, ma io non ero nascosto per spiare te, se e questo che vuoi insinuare,. se vuoi sapere la verità volevo vedere la Raffella, contento adesso?

Lui non si scopone per nulla, con l'aria soddisfatta come se avessi detto una montagan di bugie mi dice in un milanese molto accentuato;
;- ah quindi cercavi quella troia di Raffella' che gusti che hai caro mio, beh i gusti non si discutono se ti piacciono le malformate con le tette rifatte sono affari tuoi, comunque se l'aspetti nascosto li dietro come un pirla perdi tempo. quella zoccoletta sara in giro per la montagna a fare legna e con quella scusa si stara facendo scopare da qualche pastore della zona fidati.

Mi fisso con uno sguardo strano mentre io piano mi allontanavo da lui.

Disse quelle parole con l'aria di stizza ma con una strana luce negli occhi che mi spiazzo moltissimo, le sue parole tradivano il linguaggio del corpo, e non capivo perche,. di certo era arrabbiato perche non mi aveva circuito come sperava e sopratutto la balla delle tette rifatte della rafferalla era chiaro segno di frustrazione visto che di sicuro voleva avercele lui cosi.

Mi dirigo verso il bus con una chiara idea in testa, malsana ma almeno determinata.

Mi tolgo i jeasn, i boxer e la t shirt, metto un paio di pantaloni di lino legerissimi semitrasparenti, senza nulla da sotto, rimetto le scarpe da ginnastica, lasciando piu possibile scoperto il mio fisico palestrato, speranzoso che sortisse un qualche effetto, prendo dal vano frigo del pulman un bottglione di vodka regalotmi all'autogrill da amici, compresi i due sciortini attacati al collo della bottiglia, e con il "kit del piccolo porcellone impazzito" corro verso la montagna dove avevo visto per l'ultima volta Raffella.

Seguo l'istinto a passo veloce, seguo tracce che non esistevano, ad un tratto del percorso mi sento perso, sento di non poterla mai trovare li in mezzo e forse anche di perdermi. Allora abbandono ogni vergogna e Urlo verso la montagna;
;- Raffeeeeeeeelllaaaaa!! Rafellaaaaaaaaa ci seiiiiii!!!!!!!!!!!!

Dopo nemmeno 3 secondi, la vedo a pochi metri da me, scorgersi da dietro un albero, Penso cazzo e che coglione che sono, che figura del cazzo che sto facendo.!

Lei sorride e mi fa,:
;- ooo cazzo urli sono qui! dai vieni dammi una mano..

Praticamente mi lancio verso la sua posizione, arrivato a mezzo metro da lei, la trovo in tutta la sua carica erotica possibile, le cosce divaricate su una fascina di legna legata, Il viso sudato e abbronzato dal sole, la camicia sbottonata quasi del tutto che lasciavano vedere quel grossi meloni lucidi e duri, ed i suoi capelli neri ataccati in su', emanava almeno per me l'odore del sesso piu animale, Avrei fatto di tutto pur di scoparla seduta stante.

Scopri che oltre ad essere sexy era anche molto simpatica e aperta, mi trattava come se mi conoscesse da una vita, la cosa mi stupi' piacevolmente.

Aveva entrambi le mani in vita, per riposarsi, senza nessun senso di pudore fece un profondo respiro drizzando la schiena, impettendosi, tirando fuori ancora di piu due specie di siluri ,io fissavo senza sosta il seno favolso, lei non era curante di questa cosa e mi guardava a sua volta.

Avevo la vodka in mano la apro e porgo il piccolo bicchierino al lei, lo riempio e riempio il mio, E dico, e fredda o pensato che ti andava qualcosa di freddo, Questa si beve in un solo sorso e ne dovresti bere piu di uno per sentirti meglio, come fanno i russi, poi questa e una vodka ottima ti piacera'.

lei scola il bicchierino e me lo porge per averne altra, e sorridendo mi dice,
;- L'acqua sarebbe stata molto meglio, ma e ottima questa vodka, e prende a bere di fila almeno 5 o 6 bicchierini,
io faccio lo stesso sempre fissandola, la cosa si stava scaldando, mi sentivo in un film porno anni 80 con le classiche battute tristi del caso che mi sucivano di bocca spontaneamnte e qualche volta mi facevano sorridere anche,

Il paletto di carne si induriva lentamente e creseva nel pantalone di lino che non copriva nulla, era fatto di proposito , volevo vedere se avesse avuto una qualche reazione ad un cazzo cosi'. Dopo pochi secondi era in piena erezione dovuta anche al vasodilatatore alcolico, erano palesi erano li 22 centimentri che deformavano il pantalone. Lei li aveva notati ma avevo la sensazione che non sapesse bene ancora come fare a sciogliersi.
Lei prende di mano la bottiglia si siede sulla fascina di legna, io ero in piedi con il cazzone nei pantaloni ad un palmo dalla sua faccia, lei fa un lungo e profondo sorso, il tempo di staccare la bocca dalla bottiglia e darmela che prende a tossire, la grande quantita' d'alcool era stata troppa, e tossendo mi arriva propio sulla zona del cazzo schizzi di vodka rigettati dalla sua bocca, io mi avvicino in maniera impercettibile ancora di piu al suo viso, scolando altra vodka fingendo di non essermi accorto che mi aveva sputato sui pantaloni,

lei con la mano ancora sulla bocca mi fissa il cazzo, io la guardavo dall'alto, e mi dice.;
;-oooo cavoli guarda qui ti ho macchiato tutto il pantalone..io lo sapevo ma finsi di nulla,: e dissi ma dove???

Lei con la mano sinistra prende a volermi asciugare, in realta' con questa scusa mi stava strofindando la sua piccola e laccata manina sul cazzo come se volesse fare uscire il genio della lampada.. io poggio la bottiglia a terra e mi abasso il pantalone fingendo di volere vedere dove fossi bagnato, e con fare disinvolto mentre scrutavo fintamente la patta del pantalone lasciavo che il cazzone gli sfiorasse il viso, con un leggero movimento di bacino facevo in modo che il cazzo andasse a destra e sinistra avanti la sua bocca carnosa abbellite da due fossette sulle gote.

Lei aveva il mio cazzo avanti la faccia a pochi centimentri, cercava di non guardarlo, abassando e alzando gli occhi, era palesemente ubriaca ma non del tutto da non capire cosa stesse suceddendo. Si capiva perfettamente che era curiosa di fermarlo con una mano quel cazzo che gli penzolava avanti come un orologio a pendolo messo in orizzontale, il cazzo che gli passava avanti il viso sembrava quasi la stesse ipnotizzando.

Allora io decisi di fare in modo di farglielo toccare in qualche modo..
con un movimento leggero in avanti e laterale, gli presi in peno la guancia, smisi di fingere di pulire il pantalone, per fargli capire che non stavo piu giocando a fare lo gnorri, e misi le mani in vita e mi avvicinai quel tanto da fare in modo di avere il mio cazzo in faccia, lei aveva le mani dietro poggiate sulla fascina e prese a fissarmi con degli occhi remissivi e vogliosi, io comincio a schiaffeggiarla leggermente con il cazzo sulla faccia senza toccarlo con le mani, lei ad ogni passaggio del mio arnese tendeva sempre piu ad aprire la bocca, la teneva socchiusa, una bocca larga e carnosa che invitava chiunque a ficcargli dentro il cazzo, comincio ad aprirla alla quinta volta che il martello le passava sulla faccia, dopo la sensta volta apri la bocca facendo sparire la capella dentra la bocca, lo prese con una mano lasciando l'altra a sorregersi, aveva le mani piccole che a stento afferavano tutto il cazzo neanche con il pollice, prese a segarlo pianissimo e ciucciare la cappella, chiuse gli occhi come se si stesse godendo quel cazzo cosi duro in bocca.

Io gemevo parlandole, dicendo ;- Ti piace ciucciare vero??? aveva la bocca rovente caldissima, e molto molto bagnata ,sentivo colare sull'asta del pisello molta saliva, lei comincio a succhiarmi come una vera troia, ciucciando la cappella e scendendo piu che poteva sul cazzo, io la prendo dal nodo di capelli sulla testa, mandando su e giu la testa sul cazzo come su un binario, e con l'altra mano tento di toglierli la camicia per godermi quelle enormi tette.

Lei senza staccare la bocca dal cazzo continuando a ciucciare, con grande abilita' toglie via la camicia buttandola alle spalle, e senza pensarci sbottona il reggiseno sfilandoselo via dal davanti buttandolo dietro le mie spalle.

Finalmente potevo vedere quel seno da oscar. era enorme e perfetto, mi venne il dubbio che fosse davvero finto, perche erano sode e dure e stavano da sole su senza l'aiuto del reggiseno, due capezzoli grossi e scuri ne facevano tette da sborrarci sopra senza sosta.

Allungo subito la mano per sentirne anche la consistenza, erano toste, sode e gonfie, mai viste tette cosi grosse e sode, mentre lei mi spompinava come una troia navigata io con una mano gli spingo la testa sul cazzo e con l'altra gli molesto un seno, gli strizzavo i capezzoli grossi, e le maneggiavo con forza la tetta destra facendola sobbolzare su e giu come per sentirne il peso. chiudo gli occhi e comincio a dare sfogo a tutte le mie fanstasie su di lei, comincio a spingere il cazzo quasi fino in gola dicendole tutto quello che mi pasava in testa, come;
;- succhia troia daii!! cosii sei una zoccola ti piace il cazzo vero?? ooouu siii e la facevo affogare per qualche secondo con il cazzo in gola, tappandogli il piccolo e bel nasino, per poi rilasciarla bruscamente e vedergli il viso stravolto dalla mancanza d'aria, lasciando che gli colasse sulle tette la sua stessa saliva, Era eccitata forse nessuno mai la stava trattando come una puttana e la cosa la spevantata e le piaceva, gli occhi dicevano cosa succede??? e anche se cosi non fosse stato ormai avevo staccato la spina della ragione.

Per almeno 15 volte le facevo sentire la mancanza d'aria, e le sbattevo il cazzo in faccia ogni volta che gli cacciavo via il cazzo dalla gola, glielo sbattevo cosi forte in faccia da far emettere un suono come una schiaffo sulla faccia, cosi per moltissime volte, il suo viso era sempre piu trasformato, rosso in viso gli occhi pieni di lacrime dovute dalla mancanza di aria e dalla grande fatica che gli facevo praticare, le vene sul collo gonfie, e il suo bel toupe' mezzo sciolto, perche la tenevo ferma dai capelli per sbattergli la faccia come un cocomero sul cazzo. le sue mani le portava sulla mia pancia per fermarne o attenuare la furia con la quale gli infilzavo la gola, ma nella maggior parte delle volte era lei a mettere le sue amni dietro il mio sedere e spingersi da sola il cazzo in gola, un gesto quasi di autolesionismo che mi fece capire, che quella non era la pecorella tutta da scopare che credevo, ma una vera zoccoletta a qui piaceva il cazzo dato in un determinato modo, e nel mondo che frequentava poteva rimanere solo sogno, con me invece dietro libero sfogo alla sua voglia di sentirsi troia, Comiciai ad offenderla in maniera pesante dicendogli;
;- zoccola ti mancava il cazzo!.. che ce' volevi la cazzo di papa'?? hai problemi lo sai??? Hai il trauma della mamma e del papa che hai visto scopare da piccola non e cosi zoccoletta?? e mentre lo dicevo gli cacciavo il cazzo dala gola per schieffeggiarla sul viso stravolto.
Lei comincio' a parlare appena gli davo tregua alla gola, dicendomi cose incoprensibili, aveva forse davvero qualche problema di tipo psico-sessuale, sentivo che parlava dei genitori e della mamma ma non capii a cosa si riferisse. Erano parole confuse dettate dallo stato di prostrazione al mio cazzo, e poi io non ero il suo psicolo, aveva piu di 24 anni, ed io potevo solo sedare quel fuoco che gli era esploso dentro.

Ad un tratto si tolse il cazzo dalla gola emettendo l'ultimo conato di vomito, e con espressione del viso cattivissima mi dice;

;- Lo so che mi hai spiato da quando sono qui, porco!! anche quando sono venuta in latrina, non e cosi??!! ti dice bene che a me esser spiata mi diverte, se era qualcun'altra ti avrebbero preso a calci, ti abbiamo lasciato credere che nessuno sapeva che fossi qui, e se siamo rimaste qui al campo io e mattia e solo perché lo abbiamo voluto, Lui sostiene che sei qui per scopartelo, io sostengo invece che se qui per me non e cosi maiale??!!.. o sbaglio mister muscolo?? mentre diceva queste parole con le mascelle serrate mi teneva stretto il cazzo in una mano. La guardai e mi accorsi che aveva subito una trasformazione davvero incredibile, sembrava non fosse piu lei, nemmeno di viso, pensavo di avere il controllo, ma era solo stato controllato fino a quel momento..

Io la alzo dai capelli senza dire una parola, visto che non avevo parole da dire, il dado era tratto, la bacio in bocca come per zittirla la stringo a me sentendo quelle grosse tette bagnate di saliva strusciarmi e scivolarmi sul petto, aveva la lingua lunga in tutti sensi, e la muoveva nella mia bocca con una forza sorprendente. mi teneva dalla nuca tirandomi i capelli, era un invasata, io le tenevo le mani sul culo toccandolo per quanto potevo avendo addosso ancora quella pesante gonna di flanella. lei strusciava la sua bollente figa sulla mia coscia destra cercando sempre di piu il contatto per strusciarla. ci baciamo cosi oscenamente per alcuni minuti..

Mentre ci baciavamo lei con una mano si sbottona la gonna lasciandola cadere a terra, e senza aspettare un attimo sempre con la stessa mano si abassa gli slip alle coscia, io smetto di baciarla, e le finisco di togliere via lo slip, lei lo sfila via dai piedi a fatica avendo ancora gli scarponi, Una figa degna di questo nome, il cazzo non stava piu fermo sembrava vivere di vita propio, dovevo assolutamente affodargli il cazzo in quel cespuglio,
Lei prende da terra la gonna e la stende su un piano non inclinato, io nel frattempo tolgo via il pantalone di lino, mentre mi tenevo in mano il bastone fissando tutta la grazia di dio che aveva adosso.....


Dopo un lungo quarto d'ora a farmi succhiare il cazzo nel modo piu forte e profondo, lei si era denudata del tutto, lasciandosi ai piedi solo gli scarponi da tracking.

Era invasata dalla voglia di farsi scopare, lo leggevo nei suoi occhi, le sue enorme tette erano ancora piu turgide del solito.

Io ero a un metro da lei, nel frattempo anche io avevo tolto il pantalone e le scarpe rimanendo nudo del tutto, avevo il bastone in mano, segandolo piano fissandola mentre sistema la gonna in terra. Il sole alle 14:00 in piena montagna e piu forte del solito, piu brillante e caldo, eravamo esposti al sole e ad una leggera penombra offerta dagli abeti alle nostre spalle. Non aveto mai avuto rapporti sessuali all'aperto pima di allora e la cosa mi aveva sempre eccitato. Non sono un esibizionista per nulla, Ma sentirmi privo di panni in mezzo al nulla come accadeva in quel momento era una stranissima sensazione di eccitamento.

Era china a 90 gradi mentre adagiava con cura il gonnellone di velluto blu a costine a terra, le guardavo il culo tondo e alto, potevo vedere i peli neri arrivargli al buco del culo, mentre i due grossi meloni dondolavano, mi segavo ancora aspettando che finisse, e avevo la sensazione che stavo per scoparmi una mucchetta in mezzo un prato.

Nella stessa posizione a culo offerto in cui era, stava per togliersi gli scarponi slacciandoli frettolosamente, io a quella visione non resistevo piu, mi metto dietro e nell'attesa che finisse comincio a strusciargli il cazzo in mezzo le chiappe, lei appena sente la mia presenza smette di fare quello che stava facendo e con gli scarponi sciolti ancora ai piedi, si gira quasi di scatto, e riprendiamo a limonare come ossessi, le mani andavano ovunque.

Io avevo il cazzo ormai quasi indolenzito, era duro da quando ero a quel campo, la spingo letteralmente sulla gonna, nella caduta non brusca, i suoi enormi seni ballano avanti i miei occhi, i suoi capelli sciolti fluttuano avanti il suo viso stupendo.

Si intravedevano due occhietti neri intesi e furbi come un cerbiatto, piu che mai languidi, la bocca cosi perfetta baciata da due fossette sulle guance, Accenno' un sorriso da porca che faceva cosi contrasto con il suo esser girl scout e cosi ragazza per bene nel viso, La cosa mi fece impazzire ancora di piu del normale.

Lei raccolse i suoi capelli neri , e con un gesto solo li lanciò dietro la sua testa, aprì pianissimo le cosce che teneva non distese del tutto, appoggiando entrambi le mani sulle ginocchia, come per offrirmi piano piano quello spettacolo, guardai per una attimo le sue piccole mani, con lo smalto bianco rovinato dal lavoro, fissavo ancora i suoi occhi cosi diversi da come li avevo visti la prima volta, girò leggeremnte il capo da un lato, aprendo poco la bocca e passando la morbida lingua sui bordi delle labbra, si portò quasi subito la mano destra sul seno che nemmeno per un quarto risciuva a tenere in mano, toccandolo pianissimo quasi come se volesse sorreggerlo dalla posizione cosi fuori dal busto per via della sua enorme massa, Era li' stesa ed eseguiva impercettibili movimenti languidi da diva, la sua passera nera sembrava quasi respirasse, come se stesse solo aspettando di godere di qualsiasi cosa avessi in mente di fare.

Mi chino sulle ginocchia, faccio un passo indietro sempre muovendomi sulle ginocchia, mi chino piano guardandola ancora, lei apre ancor di piu le cosce e si porta entrambe le mani sui seni sorregendoli dai lati, Io affondo il viso in mezzo le gambe e con molta lentezza caccio tutta la lingua fuori, comincio a leccergli il clitoride pianissimo, poi piano tutta la lunghezza della figa, su e giu come un penello, lei prese quasi subito a gemere e muoversi, l'odore e il sapore di quella bella passera poco violata era quasi impercettibile, insapore e inodore, ma i fluidi che ne uscivano mentre leccavo come farebbe un cane erano da guinnes.

Gli tengo ferme entrambe le caviglia, costringendole a non serrare le gambe per via del intesno piacere che provava, e continuo dolcemente ma senza sosta a leccarle e infilare la lingia anche dentro toccando presumo il punto g con la punta della lingua, mi mancava quasi il fiato ma sentire come gemeva era una soddisfazione enorme, sentire come si stava concedendo senza ritegno ad un perfetto estraneo nel bel mezzo di una montagna mi faceva sentire il pieno controllo di circa 50 kili di carne viva.

Lei lascia uno dei suoi grossi seni, lascindolo adiagiare nella sua naturale posizione, e insinua la sua mano destra sulla passera aprendola con due dita, io lecco e succhio anche le sue dita, e senza ritegno lei si masturba il clitoride con una veemenza unica, gemendo di continuo con una voce sottile e flebile.

Non ne potevo piu, Mi alzo dalla posizione di cunnilingus, e prendo il ferro duro in mano, mi avvicino a lei e infilo piano quella caldissima e bagnatissima figa , affonda per meta, ma la posizione che aveo assunto impediva la completa penetrazione, volevo vederla in viso ma per vederla dovevo stare semidisteso su di lei, e il cazzo anche se di 22 non entrava tutto.

Mi stendo su di lei e gli affondo gli altri 10 cm di cazzo nela figa, la riempio tutta, appena affondo il cazzo, lei mi abbraccia fortissimo, e con le unghia comincia a graffiarmi la schiena, geme sempre di piu incitandomi a spingere, sussurandomo:
;-daii spingi cosii daii daii.. ahh siii cosiii

Io prendo allora a scoparla come voleva, appena incalzo il ritmo lei sbarra gli occhi per un attimo fissandomi negli occhi, vedo che dietro quegli occhi non esisteva nemmeno piu la stessa persona, richiude gli occhi e spalanca la bocca muovendo a vuoto la lingua all'interno della cavità orale,. cerca la mia lingua, mentre la scopo a missionario ci baciamo profondamente, e lei mi tieni stretto alla sua faccia tirandomi dalla nuca, mentre mi bacia sento nella sua gola gemiti di piacere ad ogni colpo di cazzo nella sua passera che senza dubbio fino a quel momento nessuno aveva mai scopato cosi, colava ancora fiumi di umori senza sosta sulla gonna sottostante.

Era bellissimo scoparla, era proprio come immaginavano, il sole che filtrava nei rami degli alberi regalavano a tratti scorci del suo viso cosi bello, nel suo naso cosi perfetto, dei suoi occhi cosi neri e profondi, le baciavo il collo come per succhiarne il sangue e rubarne la bellezza che aveva.
Volevo guardarla, non mi bastava piu' sentire solo il cazzo andare su e giu nella sua passera, era diventato gia poco appagante dopo 10 minuti. Dovevo vederla, vedere i suoi esagerati seni ed il suo corpo cosi morbido in preda alla mia sete di lei.

Sfilo lentamente il cazzo da dentro la sua calda passerotta, lei ancora tenta di baciarmi e rimane avvinghiata al mio collo, riesco a staccarmi da lei, le alzo subito le cosce in su, prendendola da dietro le ginocchia, le alzo fino a poggiarle sulle mie spalle, capisco subito che cosi la visuale mi era ostruita dalle sue stesse tibia, allora le scosto entrambe e le poggio tutte e due sulla stessa spalla.,

Ora era stesa e la vedevo tutta, mentre il sole volgeva alle 15.00 la rifrazione delle obre si allunga di piu' e disegna sagome piu affusolate sul suo busto. e sul suo viso languido dolce e pevereso alla stesso momento... Con un gesto rapido si aggiusta la testa per stare piu comoda visto la posizione che le faceva peso sulla nuca, e si infila in bocca la parte finale della lunga catenina d'oro sottile con un ciondolo a forma di cuore spezzato, facendola ciondolare al lato della sua bocca stupenda.

Infilo quasi subito il cazzo dentro, e comincio a scoparla cosi' lunghe e profonde spinte nel suo ventre per vedere le sue tette ballare, era quello che volevo, lei lo intuisce poiche' io non distolgo lo sguardo dal suo seno, con ancora la collanina in bocca accompagna il movimento delle mie spinte sorreggendosi i seni di lato facendoli sobbalzare a ritmo dei miei colpi, la scopo cosi per un bel po', lei mi fissava con un mezzo sorriso, mentre i denti tenevano serrata la collanina che dondolava insieme il seno. Comincio' a giocarci con la lingua passandola attorno i lacci della collana avvolgendosi la lingua in fili di oro, guardandomi e sussurrando:
;- mm siii coosiii daii mi piace,, ooo..
Il sole rifletteva l'oro della collana e del cuore spezzato, il luccichio si rifletteva nei suoi occhi socchiusi, regalandomi una visione quasi eterea del suo viso cosi perfetto e bello, Un immagine che non dimenticherò mai.

Se vi ricordate ero partito quasi stuprandola, ovviamente lei lo voleva sia chiaro, lungi da me fare violenza a qualsiasi tipo di esser umano. Ma la partenza fu molto violenta carica di passione e di brutalità, Ma qualcosa di strano succedeva mentre la scopavo e la guardavo....

Mi sentivo quasi soggiogato e rapito da lei, dalla sua insolita bellezza, dalla sua inconsapevole carica erotica, dal suo modi di parlare, dalla sua voce, dai gesti, dagli occhi magnetici, da quel seno che sembrava fatto per esser ricperto di seme. Qualcosa mi metteva in una strana soggezione, non capivo cosa fosse.. mi sentivo come in una nuvola, non ero piu me stesso, come se stessi sognando, e che quella ragazza era solo una dea dei sogni che compare da preadolescenti quando si ha voglia di innamorarsi, quando ancora non si sa nemmeno bene cosa sia l'amore, e si abbracciano i cuscini, si sognano amori impossibili, e si sente quella strana sensazione nella pancia, le cosiddette farfalle..


Mentre assorto dalla sua bellezza, e dal piacere che avevo nello sfilargli su e giù il cazzone nella passera, mi rendo conto che con un braccio allungato non gli stavo toccando quel favoloso seno, ma gli carezzavo il viso con un dito, per quanto difficile fosse data la posizione. i miei occhi andarono nei suoi, vidi i suoi occhi socchiusi esprimere un piacere inteso, e il suo mezzo sorriso ancora adornato dall'oro dirmi senza parole:
:- Dove sei con la testa e con il cuore grande scopatore?? ti starai mica innamorando vero??
Questo e quello che mi disse il suo viso, era del tutto consapevole della sua enorme forza, del linguaggio del suo corpo che parlava per lei,..forse mi sbagliavo, forse no ma...

Non potevo, non volevo!!.. Io volevo scoparla volevo godere del suo formoso corpo, non innamorarmi come un idiota alla prima scopata della sua vita! l'amore e la cosa piu bella del mondo, amarsi e volersi bene, gioire e soffrire per la persona che si ama,.. ma non ero li per quello.!!

Cambio subito marcia,. Scalo dalla quinta dolce e tranquilla,. alla prima.. corta, forte, arrogante, potente, che lotta contro la forza cinetica. Che fa fumare le ruote alla partenza.

Dovevo ritornare a fargli sciogliere il cervello, a scoparla come voleva e come volevo, avevo gia chiaro cosa fare.. Ingrano la prima e scaravento le sue gambe che erano appoggiate alla mia spalla verso il basso, facendo in modo di stenderla di lato.
Il suo bel culo tondo da troia trabballo' quando gli scareventai a terra le gambe.
Mi misi subito dietro passandole da sopra, le alzai ancora la gamba destra e infilai il bastone sempre duro in quella figa caldissima ormai allagata.
Lei da esperta alzo' la gamba da sola sorregendosi con il gomito sinistro sulla gonna e voltando il viso verso di me gia' a bocca aperta per continuare a sentire la mia lingua in bocca. passai il mio braccio dietro il suo collo per farla appoggiare e nello stesso tempo potere continuare a toccare quei grossi meloni sudati. La scopavo velocemente senza fermarmi, lei frullava la lingua nella mia bocca in maniera profonda, gemendo di gola in modo molto somesso.
Quella posizione era molto gradevole, potevo toccarle i seni i fianchi e una chiappa ed allo stesso tempo baciarla..ma per quanto piacevole la posizione cominciava a farmi addormentare il braccio che era in continua tensione.
Come se mi avesse letto nel pensiero mi scosta di scatto, e si gira sul gonnellone in modo lento e sexy fissandomi negli occhi.. si mise alla pecorina,, allargo bene le cosce mordendosi un labbro e succhidendo gli occhi. Era uno spettacolo vederla cosi' quel bellissimo culo tondo alla pecorina in mezzo ad un bosco, le sue enormi tette che penzolavano quasi a toccare terra.
Io mi alzo tenendomi ancora il cazzo stretto in mano, e avanti a quella posizione usci fuori l'animale che e in me'.
Mi tuffai letteralmente in mezzo le chiappe, senza pudore e ritegno presi a leccargli il buco del culo affondando quanto piu potevo la lingua dentro, ero avido di quel culo cosi tondo, non mi sarebbe mai bastato. avrei voluto avere 100 mani 100 lingue e almeno tre cazzi per sentirla tutta.
La lecco e le masturbo la passera e senza pensarci su gli infilo il dito medio nel culo, che con sorpresa entro come nel carotone della carta igienica, senza nessunissimo intoppo o sforzo.. capii subito che lo aveva gia preso nel culo!
Lei con una mano si teneva una chiappa favorendone l'apertura, le se mani laccate su quel culo erano eccezzionali... Io cominciai a dirle: Lo hai gia preso nel culo vero? ti piace scometto!!
Lei senza risposta mise anche l'altra mano sulla chiappa aprendosi nel tutto le natiche, offrendomi avanti gli occhi quel buchetto del culo stupendo circondato da pochi peletti neri.. e disse a bassa voce.: Stronzooo siii..
Io mi alzai quasi di scatto afferai il manganello e lo puntai subito avanti il buco.
Presi a spingerlo senza sforzare, entro come un coltello caldo nel burro....
Affondai quasi subito 20 cm di cazzo in quel bel culo da brasiliana.. l'interno era caldissimo e bagnatissimo come una figa, qualcosa di incredibile.
Misi entrambe le mie mani sui fianchi e come una giumenta presi lentamente a mandare su e giu il cazzone che scivolava come un pistone in un cilindro ben oleato..
lei presi a gemere fortissimo e con una mano comincio a masturbarsi in maniera fortissima, schiaffegiadosi a volte la figa, e dandosi da sola sculacciate su una chiappa...
La afferai con una mano dai capelli e la tira a me, con l'altra mano le afferai la faccia infilandogli un dito in bocca che prese subito a mordere e succhiare forte, e cominciai a scoprla fortissimo.
le sue chiappe tremavano ad ogni colpo ed era stupendo vedere come la schiena cosi inarcata creare un solco lucido di sudore in mezzo la schiena e quel culo ancora piu offerto al mio cazzo che la stava aprendo in due.
Non avrei mai voluto fermarmi, se avessi avuto l'energia di un robot l'avrei tenuta cosi per ore scopandola a velocita elevate senza mai fermarmi.
Ma la circostanza era diversa , io non ero un robot.
Appena sentivo che l'orgasmo mi assaliva mi fermavo di colpo, cacciando via lentamente la lunga e unta salsiccia dal suo culo rotto e rosso.
Aprivo e chiudevo le sue chiappe con le mani e tiravo qualcvhe schiaffone, poi senza nemmeno tenermi il cazzo e puntarlo lasciavo che rientrasse da solo.. e giu' di nuovo tutto nel culo a ritmo sostentuto..
Continuai a cacciarlo e ficcarlo nel culo per almeno una ventina di volte per evitare di sborrare e di non godermi quel culone.. Ma alla 22esima volta fu inevitabile. e molti di voi sanno di cosa parlo quando dico, che quando il cervello a deciso di venire non ci sono cazzi..
Mi alzo di scatto in piedi a gambe divaricate con una mano sul fianco e l'altra che strapazzava il cazzo giusto quel po che basta per venire., mentre lei era rimasta alla pecorina sotto di me, giro gli occhi e il capo all'indietro per un secondo.. cominciai a sborrare a litri come se stessi pisciando sborra, schizzi densi lungi e caldi , fiotti di sborra che venivano sparati da un cannone a ripetizione.. i primi due schizzi gli finirono tre le chiappe e la schiena, lei si giro prontamente e si avvicino in maniera fulminea al cazzo, sorregendosi le due tette in mano e lasciando che la sborrarsi li'.. gli altri schizzi finirono uno sul viso tra l'occhio e la bocca, e gli altri meno violenti sul seno,
Era ricoperta di sperma.. io mi misi in ginocchio per riposare le gambe. lei con un fare disinvolto si stese e prese la camicia che aveva prima adosso e prese a pulirsi..
Io la gurdavo attonito, e stentavo ancora a credere che una fantasia erotica fosse diventata realta' ed andava contro ogni mia aspettativa..
Avevo goduto come forse non mai prima.. lei prese a dirmi qualcosa per rompere quel silenzio che si era creato mentre si rivestiva senza nessun disagio, io non riuscivo nemmeno a dire una sillaba, ma la fissavo con un espressione da ebete.
lei in un attimo era rivestita e mi disse di fare lo stesso prima che arrivasse qualcuno.
Mi porse i miei pantaloni e mi diede un bacio sulla guancia, e con la mano fece cenno di alzarmi e stringere i tempi del mio inebetimento.
Mi rivestii e provai a dire qualcosa.. ma mi usci solo MAMMA MIA QUANTO SEI SEXY!!
Lei mi sorrise e disse; Ora devo tornare al campo, ovviamente senza che ti raccomando di starti zitto, se rimarrai qui un altro giorno forse possiamo rivederci che dici??
Io ovviamnete sorrisi e dissi che avrei fatto di tutto per stare ancora li e ancora con lei..
Ma le cose andarono davvero oltre ogni pronostico positivo, accadde dopo tutto quello che non avrei mai creduto accadesse



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30/01/2012 11:18

elcerib

Luigi, tutto può essere, di dove sei?

29/01/2012 15:45

luigi78

elcerib non ti conosco ma chissà magari un pensierino ce lo farei ;-)

27/01/2012 21:03

elcerib

Luigi, non è che vorresti qualcos'altro in bocca oltre all'acquolina? Un pensierino l'ho fatto anch'io pensando al mulatto e se il nostro amico riesce a finire la storia avrò una fava durissima da calmare

26/01/2012 17:20

Gennaro

elcerib, da etero convinto quale sono ti posso assicurare che il culo di quel mattia erano da oscar, il culo classco delle nere brasiliane e ti confesso che non si poteva non notare, ma anche nel suo insieme era molto molto femminile, e se trovo il coraggio confessero' il resto della storia che lascia me allibito al solo ricordarla

26/01/2012 10:40

elcerib

Complimenti, anche se speravo ti trombassi Mattia, mi intriga il mulatto, doveva essere favoloso il suo culetto sodo e magari aveva anche una fava deliziosa, la Raffa era sicuramente una vacca di prima categoria e mi ha arrapato il suo essere così troia, ma anche Lidia non credo sia da meno. Aspetto il seguito

18/01/2012 16:23

Gennaro

grazie Luigi, si la natura e stata genorosa con me, ma non credo di esser un superuomo, mi reputo solo audace al punto giusto e forse anche fortunato.. di donne ne ho avute tante ma se decisse che cerco solo quella giusta sembro uno stupido, ma in realta' e solo quello che voglio., il racconto continua ancora perche li passai altri tre giorni da imboscato, e quello che sucesso dopo stento tutt'ora a crederlo.

18/01/2012 14:09

luigi78

La tua storia,anche se lunga,la trovo molto piacevole!Se hai tanta sei così "abbondante" anche a letto allora ti auguro di incontrare tante fighe che ti soddisfino!Ho l'acquolina in bocca (e purtroppo solo quello!) bravo!Spero di deliziarmi con altre tue storie!

04/05/2012 18:19

Emauele

Ah Rocco ma vaffanculo!!!!

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