• Pubblicata il
  • Autore: Gennaro
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Boy scout (parte 3) - Crotone Trasgressiva

Nascosto ancora dietro la siepe aspettavo con ansia l'arrivo di Raffella, sapevo che per forza di cosa sarebbe dovuta entrare in tenda per lavarsi o almeno cosi speravo (quanto meno per lei).

Di fronte avevo la tenda della raffy, su lato destro invece davo un occhio a Mattia che aveva quanto mai un fare strano. Mentre aspettavo nascosto l'arrivo della tettona, mi concentro su Mattia poiche' mi incuriosiva il suo fare cosi sospettoso.

Avevo una strana sensazione, qualcosa mi diceva che quella tizia di colore era scaltra. e che dovevo fare attenzione, ma non sapevo nemmeno io bene perche, ma sentivo di non sbagliarmi.

Ad un tratto prende a togliersi via la divisa, prima la camicia restando a dorso nudo, poi si cala i calzoncini, rimanendo in slip e scarponi, mettendosi a raccogliere chinato delle foglie secche attorno la tenda.

La cosa mi sembro assurda, pensai; perche uno deve stare in slip per raccogliere erbacce.?

Non pensai molto al perche lo faceva ma continuavo a guardarlo. non potevo fare a meno di notare il suo corpo cosi stranamente femminile , liscio e sopratutto quel culetto alto e sodo nero nero. Non sono mai stato atratto da persone del mio stesso sesso, anche nel caso di transessuali brasiliani che sebrano donne al 100%, ma ero cosi voglioso di scopare che quelle chiappe tonde tenevano comunque altissima la mia eccitazione.

Ad un tratto si porta verso l'ingresso della tenda aprendone l'ingresso con la zip, si mette carponi e ci entra dentro, lasciando visibili all'esterno della tenda solo gli scarponi e le caviglia, era alla pecorina in tenda e vedevo che si muoveva come per sistemare delle cose in tenda. Ero spinto dalla curiosità di sapere cosa stesse facendo e perche no guardare da piu vicino quel culetto, tanto chissenfregava, ma ero combattuto perche aspettavo l'arrivo di Raffella e non sapevo se era una buona idea uscire allo scoperto o palesare la mia presenza li in quel momento.

Scrutai l'orizzonte da dove ero venuto dai pressi della latrina, per vedere se riuscivo ad intercettare Raffella, ma di lei nemmeno l'ombra ed erano passati gia quasi 15 minuti, ed anche a passo lento sarebbe dovuta essere gia nel campo. Pensai che si era imboscata per fare altre cose come raccogliere legna e quant'altro, e di stare un altro quarto d'ora rannicchiato dietro una siepe mi ero propio rotto le balle, e poi le gambe cominciavano ad addormetarsi a furia di mantenere la stessa posizione.

Avevo la gamba destra indolensita, e provo a distenderla di lato come per fare streching, in un attimo perdo l'equilibrio e capitolo all'indietro, tradito da un falso piano alle spalle che non mi offre appoggio per le mani, faccio una capriola indietro muovendomi su dei legni secchi che causano non poco rumore, amplificati dal silenzio della valle e dal mazzo di chiavi che mi partono via dalla tasca.

Mi rimetto in piedi subito ma non faccio in tempo a rinascondermi, vedo Mattia che si era messo all'interno della tenda rivolgendo la testa fuori al posto del culo. mi guarda dritto negli occhi con uno sguardo strano e mi fa'
; hey ma che fai li?

Nella sua voce non vi era un minimo di stupore, mi avvicino a passo rilassato verso la sua tenda e arrivato a 3 metri dal lui, dico:
-; mi ero addormentato sotto un albero, da molto non mi godo la montagna, poi mi sono svegliato ed ho pensato di venire a vedere se avevate ancora bisogno di una mano tutto qui, sono inciampato come un coglione su quei rami a terra.

Lui mi guarda con l'aria di chi dice; pensi sia cosi cretino? mi fa un mezzo sorriso ed esce dalla tenda cosi come stava, e mi prende una bottiglia d'acqua porgendomela senza proferire parola, fissandomi con gli occhi un po socchiusi dal sole che gli arrivava dritto sul viso, scrutando la mia fisionomia da capo a piede, mi dice:
-, su bevi che sei tutto sudato, chissa quanto tempo avrai dormito sotto il sole giusto??

Io apro la bottiglia e ne bevo l'intero contenuto, mentre bevevo lo guardo per un attimo negli occhi e capisco tutto, avevo capito quale era la sensazione che avevo provato prima. Lui sapeva perfettamente che ero li a spiare, e allora decisi che con tutte le forze dovevo sviare la sua convinzione.

Tappo la bottiglia e senza far trasparire disagio o imbarazzo dico;
-; ma che ci fai in mutande te? mentre scendevo ho visto che eri svensitito ed ho pensato che potevi imbarazzarti e mi sono fermato nei pressi della tenda per darti il tempo di vestirti, non volevo imbarazzarti. (la scusa fu geniale speravo solo che se la bevesse)

Lui mi risponde;
;- dovevo cambiarmi e cercavo delle cose nello zaino, poi non ho di queste fisime, mi possono vedere anche nudo a me non fa effetto, piuttosto ne avrebbe fatto a te, e poi cercavo una crema contro le irritazioni perche' marciando e con il caldo mi si e irritata una parte del corpo... mi sorrideva sensualmente mentre parlava come per dire, Ah scemo ci fai o ci sei??

In un attimo capisco che la cosa poteva degenerare, 1 perche ero arrapato e con ancora 22 cm di carne delle mutande dure e bagnate, 2 perche quel fare da diva che mi prendeva per il culo mi stava dando ai nervi, avevo 25 anni lui appena 19 e mi voleva prendere cosi per il culo? avendo capito e intuito il mio imbarazzo. e 3 perchè non aveva la minima idea del rischio che correva e non potevo farglielo capire apertamente.

Allora con l'aria di chi ha capito tutto e con fare duro dico,
:-Tu mi conosci poco belezza, se mi parte la brocca io ti faccio tornare a casa a brandelli, nonostante le frocette come te non mi piacciono, sei carino e molto sexy non lo metto in dubbio, hai un culo davvero notevole forse merito della tua razza, ma non mi provocare che potresti rimanere molto male. Mi sei simpatico e aprezzo la tua audacia e la voglia di cazzo che hai, ma io non ero nascosto per spiare te, se e questo che vuoi insinuare,. se vuoi sapere la verità volevo vedere la Raffella, contento adesso?

Lui non si scopone per nulla, con l'aria soddisfatta come se avessi detto una montagan di bugie mi dice in un milanese molto accentuato;
;- ah quindi cercavi quella troia di Raffella' che gusti che hai caro mio, beh i gusti non si discutono se ti piacciono le malformate con le tette rifatte sono affari tuoi, comunque se l'aspetti nascosto li dietro come un pirla perdi tempo. quella zoccoletta sara in giro per la montagna a fare legna e con quella scusa si stara facendo scopare da qualche pastore della zona fidati.

Mi fisso con uno sguardo strano mentre io piano mi allontanavo da lui.

Disse quelle parole con l'aria di stizza ma con una strana luce negli occhi che mi spiazzo moltissimo, le sue parole tradivano il linguaggio del corpo, e non capivo perche,. di certo era arrabbiato perche non mi aveva circuito come sperava e sopratutto la balla delle tette rifatte della rafferalla era chiaro segno di frustrazione visto che di sicuro voleva avercele lui cosi.

Mi dirigo verso il bus con una chiara idea in testa, malsana ma almeno determinata.

Mi tolgo i jeasn, i boxer e la t shirt, metto un paio di pantaloni di lino legerissimi semitrasparenti, senza nulla da sotto, rimetto le scarpe da ginnastica, lasciando piu possibile scoperto il mio fisico palestrato, speranzoso che sortisse un qualche effetto, prendo dal vano frigo del pulman un bottglione di vodka regalotmi all'autogrill da amici, compresi i due sciortini attacati al collo della bottiglia, e con il "kit del piccolo porcellone impazzito" corro verso la montagna dove avevo visto per l'ultima volta Raffella.

Seguo l'istinto a passo veloce, seguo tracce che non esistevano, ad un tratto del percorso mi sento perso, sento di non poterla mai trovare li in mezzo e forse anche di perdermi. Allora abbandono ogni vergogna e Urlo verso la montagna;
;- Raffeeeeeeeelllaaaaa!! Rafellaaaaaaaaa ci seiiiiii!!!!!!!!!!!!

Dopo nemmeno 3 secondi, la vedo a pochi metri da me, scorgersi da dietro un albero, Penso cazzo e che coglione che sono, che figura del cazzo che sto facendo.!

Lei sorride e mi fa,:
;- ooo cazzo urli sono qui! dai vieni dammi una mano..

Praticamente mi lancio verso la sua posizione, arrivato a mezzo metro da lei, la trovo in tutta la sua carica erotica possibile, le cosce divaricate su una fascina di legna legata, Il viso sudato e abbronzato dal sole, la camicia sbottonata quasi del tutto che lasciavano vedere quel grossi meloni lucidi e duri, ed i suoi capelli neri ataccati in su', emanava almeno per me l'odore del sesso piu animale, Avrei fatto di tutto pur di scoparla seduta stante.

Scopri che oltre ad essere sexy era anche molto simpatica e aperta, mi trattava come se mi conoscesse da una vita, la cosa mi stupi' piacevolmente.

Aveva entrambi le mani in vita, per riposarsi, senza nessun senso di pudore fece un profondo respiro drizzando la schiena, impettendosi, tirando fuori ancora di piu due specie di siluri ,io fissavo senza sosta il seno favolso, lei non era curante di questa cosa e mi guardava a sua volta.

Avevo la vodka in mano la apro e porgo il piccolo bicchierino al lei, lo riempio e riempio il mio, E dico, e fredda o pensato che ti andava qualcosa di freddo, Questa si beve in un solo sorso e ne dovresti bere piu di uno per sentirti meglio, come fanno i russi, poi questa e una vodka ottima ti piacera'.

lei scola il bicchierino e me lo porge per averne altra, e sorridendo mi dice,
;- L'acqua sarebbe stata molto meglio, ma e ottima questa vodka, e prende a bere di fila almeno 5 o 6 bicchierini,
io faccio lo stesso sempre fissandola, la cosa si stava scaldando, mi sentivo in un film porno anni 80 con le classiche battute tristi del caso che mi sucivano di bocca spontaneamnte e qualche volta mi facevano sorridere anche,

Il paletto di carne si induriva lentamente e creseva nel pantalone di lino che non copriva nulla, era fatto di proposito , volevo vedere se avesse avuto una qualche reazione ad un cazzo cosi'. Dopo pochi secondi era in piena erezione dovuta anche al vasodilatatore alcolico, erano palesi erano li 22 centimentri che deformavano il pantalone. Lei li aveva notati ma avevo la sensazione che non sapesse bene ancora come fare a sciogliersi.
Lei prende di mano la bottiglia si siede sulla fascina di legna, io ero in piedi con il cazzone nei pantaloni ad un palmo dalla sua faccia, lei fa un lungo e profondo sorso, il tempo di staccare la bocca dalla bottiglia e darmela che prende a tossire, la grande quantita' d'alcool era stata troppa, e tossendo mi arriva propio sulla zona del cazzo schizzi di vodka rigettati dalla sua bocca, io mi avvicino in maniera impercettibile ancora di piu al suo viso, scolando altra vodka fingendo di non essermi accorto che mi aveva sputato sui pantaloni,

lei con la mano ancora sulla bocca mi fissa il cazzo, io la guardavo dall'alto, e mi dice.;
;-oooo cavoli guarda qui ti ho macchiato tutto il pantalone..io lo sapevo ma finsi di nulla,: e dissi ma dove???

Lei con la mano sinistra prende a volermi asciugare, in realta' con questa scusa mi stava strofindando la sua piccola e laccata manina sul cazzo come se volesse fare uscire il genio della lampada.. io poggio la bottiglia a terra e mi abasso il pantalone fingendo di volere vedere dove fossi bagnato, e con fare disinvolto mentre scrutavo fintamente la patta del pantalone lasciavo che il cazzone gli sfiorasse il viso, con un leggero movimento di bacino facevo in modo che il cazzo andasse a destra e sinistra avanti la sua bocca carnosa abbellite da due fossette sulle gote.

Lei aveva il mio cazzo avanti la faccia a pochi centimentri, cercava di non guardarlo, abassando e alzando gli occhi, era palesemente ubriaca ma non del tutto da non capire cosa stesse suceddendo. Si capiva perfettamente che era curiosa di fermarlo con una mano quel cazzo che gli penzolava avanti come un orologio a pendolo messo in orizzontale, il cazzo che gli passava avanti il viso sembrava quasi la stesse ipnotizzando.

Allora io decisi di fare in modo di farglielo toccare in qualche modo..
con un movimento leggero in avanti e laterale, gli presi in peno la guancia, smisi di fingere di pulire il pantalone, per fargli capire che non stavo piu giocando a fare lo gnorri, e misi le mani in vita e mi avvicinai quel tanto da fare in modo di avere il mio cazzo in faccia, lei aveva le mani dietro poggiate sulla fascina e prese a fissarmi con degli occhi remissivi e vogliosi, io comincio a schiafeggiarla legermente con il cazzo sulla faccia senza toccarlo con le mani, lei ad ogni passaggio del mio arnese tendeva sempre piu ad aprire la bocca, la teneva socchiusa, una bocca larga e carnosa che invitava chiunque a ficcargli dentro il cazzo, comincio ad aprirla alla quinta volta che il martello le passava sulla faccia, dopo la sensta volta apri la bocca facendo sparire la capella dentra la bocca, lo prese con una mano lasciando l'altra a sorregersi, aveva le mani piccole che a stento afferavano tutto il cazzo neanche con il pollice, prese a segarlo pianissimo e ciucciare la cappella, chiuse gli occhi come se si stesse godendo quel cazzo cosi duro in bocca.

Io gemevo parlandole, dicendo ;- Ti piace ciucciare vero??? aveva la bocca rovente caldissima, e molto molto bagnata,setivo colare sull'asta del pisello molta saliva, lei comincio a succhiarmi come una vera troia, ciucciando la capella e scendendo piu che poteva sul cazzo, io la prendo dal nodo di capelli sulla testa, mandando su e giu la testa sul cazzo come su un binario, e con l'altra mano tento di toglierli la camicia per godermi quelle enormi tette.

Lei senza staccare la bocca dal cazzo continuando a ciucciare, con grande abilita' toglie via la camicia buttandola alle spalle, e senza pensarci sbottona il reggiseno sfilandoselo via dal davanti buttandolo dietro le mie spalle.

Finalmente potevo vedere quel seno da oscar. era enorme e perfetto, mi venen il dubbio che fosse davvero finto, perche erano sode e dure e stavano da sole su senza l'aiuto del reggiseno, due capezzoli grossi e scuri ne facevano tette da sborrarci sopra senza sosta.

Allungo subito la mano per sentirne anche la consistenza, erano toste, sode e gonfie, mai viste tette cosi grosse e sodee, mentre lei mi spompinava come una troia navigata io con una mano gli spingo la testa sul cazzo e con l'altra gli molesto un seno, gli strizzavo i capezzoli grossi, e le maneggiavo con forza la tetta destra facendola sobbolzare su e giu come per sentirne il peso. chiudo gli occhi e comincio a dare sfogo a tutte le mie fanstasie su di lei, comincio a spingere il cazzo quasi fino in gola dicendole tutto quello che mi pasava in testa, come;
;- succhia troia daii!! cosii sei una zoccola ti piace il cazzo vero?? ooouu siii e la facevo affogare per qualche secondo con il cazzo in gola, tappandolgli il piccolo e bel nasino, per poi rilasciarla bruscamente e vedergli il viso stravolto dalla mancanza d'aria, lasciando che gli colasse sulle tette la sua stessa saliva, Era eccitata forse nessuno mai la stava trattando come una puttana e la cosa la spevantata e le piaceva, gli occhi dicevano cosa succede??? e anche se cosi non fosse stato ormai avevo staccato la spina della ragione.

Per almeno 15 volte le facevo sentire la mancanza d'aria, e le sbattevo il cazzo in faccia ogni volta che gli cacciavo via il cazzo dalla gola, glielo sbattevo cosi forte in faccia da far emettere un suono come una schiaffo sulla faccia, cosi per moltissime volte, il suo viso era sempre piu trasformato, rosso in viso gli occhi pieni di lacrime dovute dalla mancanza di aria e dalla grande fatica che gli facevo praticare, le vene sul collo gonfie, e il suo bel toupe' mezzo sciolto, perche la tenevo ferma dai capelli per sbattergli la faccia come un cocomero sul cazzo. le sue mani le portava sulla mia pancia per fermarne o attenuare la furia con la quale gli infilzavo la gola, ma nella maggior parte delle volte era lei a mettere le sue amni dietro il mio sedere e spingersi da sola il cazzo in gola, un gesto quasi di autolesiionsimo che mi fece capire, che quella non era la pecorella tutta da scopare che credevo, ma una vera zoccoletta a qui piaceva il cazzo dato in un determinato modo, e nel mondo che frequentava poteva rimanere solo sogno, con me invece dietro libero sfogo alla sua voglia di sentirsi troia, Comiciai ad offenderla in maniera pesante dicendogli;
;- zoccola ti mancava il cazzo!.. che ce' volevi la cazzo di papa'?? hai problemi lo sai??? Hai il trauma della mamma e del papa che hai visto scopare da piccola non e cosi zoccoletta?? e mentre lo dicevo gli cacciavo il cazzo dala gola per schieffeggiarla sul viso stravolto.
Lei comincio' a parlare appena gli davo tregua alla gola, dicendomi cose incoprensibili, aveva forse davvero qualche problema di tipo psico-sessuale, sentivo che parlava dei genitori e della mamma ma non capii a cosa si riferisse. Erano parole confuse dettate dallo stato di prostrazione al mio cazzo, e poi io non ero il suo psicolo, aveva piu di 24 anni, ed io potevo solo sedare quel fuoco che gli era esploso dentro.

Ad un tratto si tolse il cazzo dalla gola emettendo l'ultimo conato di vomito, e con espressione del viso cativissima mi dice;

;- Lo so che mi hai spiato da quando sono qui, porco!! anche quando sono venuta in latrina, non e cosi??!! ti dice bene che a me esser spiata mi diverte, se era qualcun'altra ti avrebbero preso a calci, ti abbiamo lasciato credere che nessuno sapeva che fossi qui, e se siamo rimaste qui al campo io e mattia e solo perche lo abbiamo voluto, Lui sostiene che sei qui per scopartelo, io sostengo invece che se qui per me non e cosi maiale??!!.. o sbaglio mister muscolo?? mentre diceva queste parole con le mascelle serrate mi teneva stretto il cazzo in una mano. La guardai e mi accorsi che aveva subito una trasformazione davvero incredibile, sembrava non fosse piu lei, nemmeno di viso, pensavo di avere il controllo, ma era solo stato controllato fino a quel momento..

Io la alzo dai capelli senza dire una parola, visto che non avevo parole da dire, il dado era tratto, la bacio in bocca come per zittirla la stringo a me sentendo quelle grosse tette basgnate di saliva strusciarmi e scivolarmi sul petto, aveva la lingua lunga in tutti sensi, e la muoveva nella mia bocca con una forza soprendente. mi teneva dalla nuca tirandomi i capelli, era un invasata, io le tenevo le mani sul culo toccandolo per quanto potevo avendo adosso ancora quella pesante gonna di flanella. lei strusciava la sua bollente figa sulla mia coscia destra cercando sempre di piu il contatto per strusciarla. ci baciamo cosi oscenamente per alcuni minuti..

Mentre ci baciavamo lei con una mano si sbottona la gonna lasciandola cadere a terra, e senza aspettare un attimo sempre con la stessa mano si abassa gli slip alle coscia, io smetto di baciarla, e le finisco di togliere via lo slip, lei lo sfila via dai piedi a fatica avendo ancora gli scarponi, Una figa degna di questo nome, il cazzo non stava piu fermo sembrava vivere di vita propio, dovevo assolutamente affodargli il cazzo in quel cespuglio,
Lei prende da terra la gonna e la stende su un piano non inclinato, io nel frattempo tolgo via il pantalone di lino, mentre mi tenevo in mano il bastone fissando tutta la grazia di dio che aveva adosso.....


continua....












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11/09/2011 17:28

Gennaro

Sandra, io al telefono non chiamo anche perche al 99% sei un uomo,. Se vuoi scrivimi in e mail, e ci cnosciamo, la posta e

11/09/2011 16:24

sandra

allora gennaro fatti sentire 3382076282

10/09/2011 13:11

Gennaro

hahaha hai ragione.. nel prossimo capitolo concludo

09/09/2011 17:09

furlan

A Gennà, ma quando trombi.

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